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Il palazzo Ducale di Milano tra Francesco Sforza e Ludovico il Moro

Martedì 2 aprile2019, ore 18:00, Politecnico di Milano, Aula De Donato, Piazza Leonardo da Vinci, 32

Jessica Gritti
Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani

Da quanto Francesco Sforza “ridusse in sanità”, come scrive Filarete, la residenza dei duchi di Milano accanto alla cattedrale, promuovendo un’ampia campagna di interventi architettonici e decorativi – agli appartamenti del duca e della duchessa, alle sale di rappresentanza e, non ultimo, alla sua amatissima loggia privata – la vecchia corte dell’Arengo non perse mai le sue importanti funzioni politiche, amministrative e culturali, nemmeno quando Galeazzo Maria Sforza trasferì la residenza vera e propria della famiglia ducale in Castello. Abitare la corte significava far convivere, in stringente rapporto con lo spazio architettonico, necessità private, funzioni pubbliche e manifestazioni rappresentative delle qualità del principe e dello stato. Tentare di comprendere le fasi edilizie, l’articolazione degli ambienti interni del palazzo, il loro uso e le personalità ivi presenti tra Francesco Sforza e Ludovico il Moro significa pertanto, in qualche misura, interrogarsi sui mutamenti politici e culturali stessi del ducato sforzesco.

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