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Storia

Il Politecnico di Milano ha una solida tradizione in ingegneria aeronautica, come delineato nell’Allegato 1 – Progetto Culturale (Sezione I.3 – Department Background). Essa risale alle innovative esperienze del suo celebre alumnus Enrico Forlanini nel tardo XIX secolo e percorre le tappe del primo corso di Aeronautica nel 1910, del Centro di Volo a Vela attivo negli anni ’30, della fondazione dell’Istituto di Ingegneria Aeronautica negli anni ’50.

Nella seconda metà del 20° secolo, l’Istituto di Ingegneria Aeronautica, poi Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale, è stato istituito presso il Politecnico, ed è cresciuto sotto la guida di una di quelle giovani menti, il Prof. Ermenegildo Preti. Una forte crescita del Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale si è avuta negli anni a cavallo tra il XX e il XXI secolo, in termini sia di docenti afferenti che di laboratori sperimentali. Si sono realizzati o potenziati laboratori di prove aerodinamiche e di prove strutturali, laboratori di componenti e di propulsori per lo spazio, laboratori per lo studio e la caratterizzazione dei materiali, laboratori di crash, laboratori per prove in volo. Questa forte crescita è stata supportata da un considerevole autofinanziamento tramite fondi privati, pubblici o dell’unione europea – per un totale di 20 M€ nella prima decade del XXI secolo.

Oggi, al termine di un decennio travagliato, il nuovo Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali sta proseguendo ed ampliando le attività della ex Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale. Il Dipartimento è attivamente impegnato in diversi campi di ricerca di alta qualità. Il focus della ricerca è per lo più sulle macchine volanti, che vanno dai veicoli senza pilota a quelli ad ala rotante, aeromobili e veicoli spaziali, ma anche altre macchine come ad esempio veicoli terrestri, imbarcazioni e turbine eoliche.

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